sabato 31 dicembre 2011

PINO COTTOGNI ENTRA IN NESSUNO PENSI MALE E NON NE ESCE PIU'

Recensione su Sherlock Magazine

Nessuno pensi male

di Pino Cottogni

Cosa accade a un napoletano che per sfuggire alla morte decretata dal suo boss, si rifugia presso un boss della malavita cinese.
Gianni Paris, avvocato, direttore artistico e scrittore con il romanzo Nessuno pensi male (2010) ci permette di dare uno sguardo a quel mondo chiuso e segreto delle comunità cinesi che si sono installate nel nostro paese.
Non si tratta di un romanzo “contro” lo straniero, semplicemente apre una finestra sul modo di agire di questo popolo quando vive al di fuori del suo paese.
Il protagonista è Graziano, un napoletano un poco sfigato e con pochissima voglia di lavorare che dopo aver lavorato per un boss della malavita locale come addetto al trasporto di bare per una ditta di pompe funebri di proprietà del boss, per ordine di questi “deve” fare dei lavoretti per altre sue losche attività, infatti altri affiliati si recano presso commercianti e li malmenano perchè non vogliono pagare tangenti e Graziano deve fare il palo. Quando poi gli viene chiesto altri lavori lui si rifiuta, perde il lavoro e si lascia andare vivendo di piccoli espedienti, prestiti richiesti a finanziarie e mai restituiti ecc. ecc.
Così, una notte un suo amico, Vicenzo gli dice che ha ricevuto l’ordine dal boss di ucciderlo, ma essendo di buon cuore lo carica sulla sua macchina e lo porta, chiuso nel bagagliaio, in un paese lontano affidandolo a un boss cinese che deve un favore. Qui Graziano rimarrà nascosto e racconta la sua vita al padre cinese del boss.
Più tardi scoprirà che l’amico di buon cuore lo ha “venduto” al boss cinese, resta da scoprire quale è lo scopo di questo strano acquisto.

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