sabato 31 dicembre 2011

IN RICORDO DI UN POZZO ARTESIANO, MALEDETTO

MI RICORDO DI ALFREDINO RAMPI
di Gianni Paris
Mi ricordo che un pomeriggio non andai a giocare a pallone, anche se faceva caldo.
Mi ricordo che quel pomeriggio rimasi incollato a guardare la tivù.
Mi ricordo che quel pomeriggio non guardai Heidi, Orozowei, Mazinga Zeta, Candy Candy.
Mi ricordo che rimasi incollato al televisore, per vedere se lo estraevano.
Mi ricordo di un buco in un pozzo artesiano.
Mi ricordo che lui si chiamava Alfredino, Alfredino Rampi.
Mi ricordo che soffrivo per lui.
Mi ricordo che dicevo a mia madre: «Ora esce, aspetta mamma, non andare a lavorare. Ora lo tirano fuori».
Mi ricordo che mia madre tornò dal lavoro e Alfredino non era tornato a giocare col pallone.
Mi ricordo di un piccolo uomo di Avezzano che fu chiamato per uno degli ultimi tentativi.
Mi ricordo che fu preso in elicottero e portato in quel campo incolto, dove c’era il buco col pozzo.
Mi ricordo che il piccolo uomo di Avezzano fu fatto scendere a testa ingiù, legato dai vigili del fuoco.
Mi ricordo che il piccolo uomo uscì dal pozzo senza Alfredino.
Mi ricordo che andai a dormire deluso e preoccupato, per la prima volta.
Mi ricordo che Alfredino non tornò più a giocare.

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